L’ora della verità

20_l'ora_della_verità

20^g. REAL BOLOGNA-MONKEY LAB 3-3 (p.t.2-2) (MART 14/4 Castelmaggiore ore 22)

Convocati: Gino, Massi, Matteo, RickyMB, Michi, Pino, Nico, Anto. Assenti: RickyTrofeo (lavoro)

Marcatori: MONKEY, Nico, Michi, MONKEY, Nico, MONKEY

Si poteva vincere? Sì. Verissimo. Ma si poteva poi anche perdere eh, sia chiaro.

Arriviamo all’appuntamento con i secondi in classifica in sette contati. All’assenza forzata di Trofeo e di tutti i saltuari si è aggiunto un problema di affaticamento per Pino che comunque arriva al campo portandosi dietro il borsone, pur di non rimanere a casa a guardare Juve-Monaco. Manca anche Mister Cumani, che pur di non venire a guardare Real-Monkey, è rimasto a casa a guardare Juve-Monaco.

Anche i Monkey sono in 7, ma arrivano con la forza di chi è secondo e merita rispetto.

Ma sotto la maglia arancione il cuore dei blues è pronto a pulsare (e c’è pure un filino di incazzatura per quel 7-0 dell’andata…).

Quando l’arbitro fischia, il Real è schierato col 3-2-1 con Gino in porta, la difesa “3M” da destra a sinistra è Manzi, Matteo e Max, le chiavi del centrocampo sono affidate a Nico e Michi e il Killer ha sulle spalle tutto il peso dell’attacco.

I ritmi sono quelli di fine campionato: infradito e cocktail per tutti i 14 partecipanti. Le due squadre si studiano e i numerosissimi spettatori assistono solamente a qualche punizione dalla distanza. Niente di che.

Poi, inaspettatamente, sia per noi che per loro, è il Monkey a passare in vantaggio. Calcio d’angolo. Passaggio rasoterra verso uno di loro abbandonato al limite dell’area. Gran dormita del Real e tiro di prima intenzione. 0-1.

Il Real riparte però col piglio di chi non si vuole assolutamente arrendere e conquista subito un corner. Giusto il tempo di confidare a Pino “Oh su angolo non segniamo mai”, che i nostri sguardi increduli vedono rotolare la boccia in fondo alla rete. Bomber Nico riporta il Real sull’1-1 direttamente dalla bandierina.

Gli arancioni fanno girare bene la palla, mentre i Monkey sembrano spaesati. Matteo, Manzi e Max anticipano sistematicamente i loro avversari e il nostro centrocampo comincia a crescere. Ed è proprio da una combinazione tra Michi e Nico che arriva il 2-1. Filtrante del numero 10 per Michi e “il giocatore più in forma del campionato” la piazza alle spalle del portiere accendendosi una paglia.

La partita ora la fa il Real. I blues si cercano e spesso, incredibilmente, si trovano anche. La luna sorride e la pace nel mondo adesso sembra davvero più vicina.

Poi, all’improvviso, l’incoscienza.

Basta un piccolo, impercettibile, banalissimo errore e loro ti colpiscono. C’è un modo per descrivere l’indescrivibile? Dunque… mi ricordo solo che la palla l’aveva il buon Ginone e che mi sono girato verso il centrocampo per vedere lo schieramento dei nostri. E quando mi sono rigirato verso Gino, il nostro panterone la stava raccogliendo in fondo al sacco. 2-2.

Vabbè. Non c’è tempo per piangere. Fine primo tempo e Pino si mette la numero 18 sulle spalle pronto a far rifiatare qualche blues.

Nel secondo tempo, bisogna dirlo, hanno giocato più loro. Sì, ok, qualche occasione con tiri da fuori l’abbiamo avuta, ma ai punti avrebbero vinto loro.

Pino torna nella sua posizione a centrocampo e Nico, tornato punta per dare qualche minuto di respiro ad Anto, trova una deviazione di un difensore con un tiro da fuori. 3-2 per noi e gioia irrefrenabile.

Loro però non ci stanno e cominciano a spingere. Cambiano posizione a un paio di uomini in campo e dimostrano una maggiore freschezza atletica di noi. Vanno vicino al pareggio in un paio di occasioni e riescono a trovarlo con una punizione da 20 metri che scavalca la barriera e si insacca (centrale?) sotto la traversa. 3-3.

Manca poco alla fine, Gino fa a tempo a fare un paio di ottimi interventi salva-risultato, mentre davanti arriviamo al tiro solo da fuori area senza mai impensierire più di tanto il loro portiere e quando l’arbitro fischia la fine, è un misto di delusione e gioia quello che accompagna il Real al rientro nello spogliatoio. Delusione per quei 2 punti sfuggiti di mano per poco, e gioia per avere mosso la classifica, impattando contro la seconda forza del campionato.

Ma ora bisogna già pensare alla prossima che non è “una partita”. È “La” partita. Anzi, è La Partita, con la P maiuscola. Anzi, è La PARTITA. Tutto maiuscolo. E non aggiungo altro.

State benone

Paolo

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

Una risposta a L’ora della verità

  1. nicola3 ha detto:

    Buon punto ragaz! E ottima cronaca Paolo!! Anche se ovviamente non ero a vedere i gobbi e non scriverlo mai + nemmeno per scherzo 🙂

Lascia un commento